mercoledì 27 aprile 2016

MARGHERITA


MARGHERITA







C'era una volta una bambina. Capelli corti che non amava, ma pratici perchè non si voleva pettinare. Niente vestitini da bambolina, ma cose più pratiche un pò da "maschiaccio", perchè così si sentiva più a suo agio. Una bella famiglia, di quelle tradizionali. Un papà grande lavoratore, esempio di sacrificio. Una madre "chioccia", sempre presente e pronta ad esaudire ogni desiderio e a risolvere ogni problema.
Margherita era vivace, curiosa, sempre attenta al giudizio degli altri e sempre attenta a far si che i suoi genitori fossero orgogliosi di lei.
Troppo sensibile Margherita. Troppo pronta a tendere la mano e ad aiutare.
Margherita aveva tanti sogni, soprattutto uno che è riuscita a realizzare, ma si è sciolto dopo anni come neve al sole lasciandole però due grandi ragioni di vita.
Margherita è stata principessa ed è stata guerriera. E' stata vincitrice ed è stata perdente.
Tante volte la vita l'ha piegata...ma troppo spesso si è piegata lei alla vita.
Confusa, disperata, felice, allegra, triste...troppo critica con se stessa.
Margherita ha cercato di incastrare i pezzi della sua vita come in un puzzle, ma spesso, ancora oggi, il quadro cade e i pezzi finiscono a terra alla rinfusa.
Con fatica cerca di rincastrarli, ma non tutti ritornano al posto giusto.
Spesso Margherita è stanca e vorrebbe spegnere l'interruttore della sua mente, dove pensieri si rincorrono all'impazzata e la stordiscono. Allora si chiude in se stessa, mostrando la sua parte più fragile, anche se questo la innervosisce terribilmente.
Qualche volta indossa una maschera per pudore del suo dolore o per non far soffrire chi le è accanto,
Quando è felice ha paura...paura che qualcosa possa turbare tutto questo.
Margherita è stata ferita tante volte e spesso non ne ha capito il motivo.
Margherita è un universo complicato... o la ami o la detesti.
Ma Margherita è sempre li, anche quando sembra che non ci sia, a cercare di lottare contro i fantasmi della sua mente.
E' sempre li e, anche se spesso non sembra, lotta.
Margherita ama. Ama le nuove possibilità che la vita le ha dato. Ama incondizionatamente le persone che fanno parte della sua vita.
Margherita non sarà sconfitta perchè è amata e sa che ogni volta che cadrà si rialzerà...e guarderà con riconoscenza l'alba di un nuovo giorno.
Oggi è un giorno un pò così...di confusione...ma sorride lo stesso.

venerdì 18 settembre 2015

ROVISTANDO TRA I RICORDI




Oggi, mettendo in ordine dei cassetti, mi sono capitate tra le mani un mio diario e una cartellina che ho riconosciuto con un tuffo al cuore.
Li ho aperti e ho sfogliato quelle pagine con le mani che tremavano e il cuore che mi batteva forte.
Ho trovato pensieri miei e di persone che mi sono state vicine in alcuni momenti più duri della mia vita.
Le lacrime hanno cominciato a scendere silenziose, le parole mi hanno scavato l'anima.
Voglio condividere con voi una lettera in particolare.
Perchè è piena d'amore. Perchè ancora oggi come allora mi ha fatto piangere. 
Non farò il tuo nome perchè so che sei una persona molto riservata, ma voglio che le tue parole che erano per me, arrivino anche ai cuori degli altri.
Di quella lettera, ancora oggi, ti dico grazie.

3 novembre 2009

"Cara Annarita,
so bene cosa tu stia passando e il tenerti informata attraverso le email che ti invio non hanno logicamente lo stesso significato che ricoprono per gli altri, ma ho scelto di inserirti per tenerti aggiornata sulla vita di un posto che è cresciuto anche grazie a TE!
Credo che nell'abbraccio che ci siamo dati domenica ci sia tanta amicizia e tanto rispetto che in questi anni non abbiamo mai perduto uno nei confronti dell'altro e lo continuo a nutrire per la tua persona, per la tua fantasia, per la tua voglia di metterti in gioco sempre..Tu sei così e sono sicuro che questo è solo un momento della tua vita, non può essere una situazione che perdurerà perchè hai Dio dentro di te e non è da tutti avere il suo sostegno.
Ricordi quando la nostra amica stava male? Quale tenacia tu su tutti hai dimostrato, quale amore per la vita, per la "sua" vita, quale profondità nel pregare costantemente?
Ora tutto quello che hai dato per gli altri devi darlo a te stessa. Prima amor proprio e poi amor altrui.
So che non è facile, ma sei circondata da così tanto amore che non puoi non rialzarti da questa situazione,
Guardati intorno e vedrai che sei amata tanto...devi convincertene, devi crederci, sei un dono su questa terra e devi splendere, non puoi oscurarti.
Chi ti circonda ha bisogno di te, della tua presenza, del tuo sorriso, della tua unicità.
Quando domenica ti ho dato la Comunione e mi hai stretto la mano ho sentito il quel momento la tua forza. Mi hai stretto la mano come per non farmi andare via.
Ecco. Volevo dirti che io ci sono, anche se corro da una parte all'altra, ma ti penso e ti assicuro che sei il mio primo pensiero nelle mie preghiere quotidiane.
SEI GRANDE, SEI INDISPENSABILE PER MOLTI, TI VOGLIAMO RIVEDERE VOLARE ALTO...
Un abbraccio e ti scriverò presto.
Con affetto D. "

mercoledì 16 settembre 2015

"Ama mihi cum mererem minus, quoniam erit cum ne egerent." (Catullo)

Amami quando lo merito meno, perché sarà quando ne avrò più bisogno.





Amami … non solo quando sorrido, sono serena, in forma, soddisfatta, col trucco perfetto e senza qualche chilo in più.

Non solo quando dico “si” … o mi barcameno per accontentare tutti.

E’ troppo facile amare in quei momenti … e poi, anche se mi impegno per essere tutte queste cose … in alcune non riesco quasi mai!!

Amami quando sono delusa, stanca, preoccupata e sconfitta.

Amami quando sono pungente, provocatoria e a volte ti faccio del male.

Amami quando fallisco e mi sento una nullità.

Amami quando mi perdo e mi sento insicura.

Amami quando sono egoista.

Amami quando sono petulante e ossessiva … quando ti metto fretta e pianifico troppo.

Amami quando sono pigra e ho voglia di stare a casa a non far niente … o poco.

Amami quando mi lamento e sono nervosa … anche per colpa degli altri.

Amami quando ho paura del futuro … e quando mi soffermo troppo a guardare il bicchiere mezzo vuoto e non quello mezzo pieno.

Amami quando piango … è il mio modo di urlare le mie paure, le mie incertezze, il mio dolore.

Amami quando fisso il vuoto pensando troppo.

Amami senza smettere di rispettarmi mai.

Amami quando le spine sembrano più dei petali.


Amami nei momenti in cui nemmeno io riesco ad amarmi.


"Ama mihi cum mererem minus, quoniam erit cum ne egerent." … Amami quando lo merito meno, perché sarà quando ne avrò più bisogno.


Annarita

martedì 8 settembre 2015



STORIA DI AMICHE E MAGLIONI







L’abbraccio dell’amicizia ha due ingredienti fondamentali e imprescindibili.

Il primo è la scoperta di ciò che ci rende simili … il secondo è il rispetto reciproco di ciò che ci rende diversi.

L’amicizia è un viaggio meraviglioso intorno al cuore..un viaggio con fermate e partenze, ma che non ti stanca mai.
Le amiche sono come i maglioni.

Sai che il primo giorno d’autunno, quando l’aria comincia a rinfrescare, apri l’armadio e li trovi li ad aspettarti.

Alcune sono “maglioni di pura lana” … pizzicano un po’, ma ti tengono calda.

Sono le amiche che ti tirano su anche con manieri forti, ti spronano e ti pungolano per farti reagire.

Alcune sono “maglioni trendy”, ti fanno ridere, sorridere e ti coinvolgono con la loro energia … anche quando non ne hai tanta voglia.

Poi ci sono le amiche “felpa”.

Quelle di cui non puoi fare a meno perché sono un misto dei due capi precedenti.

Anche quando si rompe la chiusura lampo, o sono un po’ consumati dai ripetuti lavaggi, sono i capi che indossiamo quando siamo tristi, quelli con cui ci sentiamo più comode e a proprio agio.

Sono le amiche che chiamiamo quando il viaggio ci sembra troppo lungo … quando, nei giorni di freddo pungente, puoi accendere camini, indossare maglioni di lana, accucciarti sul divano con la copertina, ma quello strano freddo rimane li.

Sono quelle che ti dicono “ti voglio bene” anche senza parole, solo col cuore e i gesti, riaccendendo in te la candela spenta da un’improvvisa raffica di vento o da un gelido inverno.

Sono quelle che sanno consolarti … sempre!!!

E sono quelle con cui non vedi l’ora di raccontare qualcosa di bello che ti è successo … perché non puoi non condividere con loro la tua gioia e i tuoi successi.

E poi ci sono quelle che sono “ maglioni di acrilico”.

Ci puoi mettere litri di deodorante … usare il Napisan … ma puzzano sempre.

A quel punto… meglio non indossarli … e inserirli nel sacco del “non reciclabile”!

Annarita

lunedì 7 settembre 2015

METTICI LA FACCIA



Vorrei sapere cosa spinge le persone a fare del male gratuito agli altri.
Vorrei sapere che gusto ci si trova a ferire le persone cercando di colpire nei sentimenti o nelle cose che hanno segnato la propria vita.
Vorrei sapere quanto si sentono forti dietro la tastiera di un pc o nascondendosi dietro la dicitura "anonimo".
Vorrei sapere se si sentono forti in uguale misura ripetendo le stesse cose guardandomi in faccia...dritto negli occhi.
Vorrei sapere da dove vengono tanto astio e maldicenza.
Vorrei sapere...ma le persone meschine non hanno il coraggio di uscire allo scoperto.
TU...che tanto ho capito chi sei, hai il mio numero di cellulare...sai dove abito...se hai qualche conto in sospeso con me...METTICI LA FACCIA!

martedì 1 settembre 2015

SOLE,  MARE, VACANZE ... E NON SOLO


Le mie lunghe vacanze sono finite e ora mi ritrovo a dover fare i conti con valige, borsoni e un'infinità di cose da riordinare e sistemare, nell'ardua impresa di far rientrare tutto negli armadi e trovare un posto a ciò che in questo momento è disseminato per casa.
Di solito, nei giorni che precedono la fine delle vacanze, la mia mente lavora alla ricerca di traguardi da raggiungere durante l'inverno.
Quest anno ho prefissato la precedenza a uno solo, troppo personale da scrivere qui, ma che spero col tutto il cuore di riuscire a raggiungere.
La malinconia che ha accompagnato il distacco dalle persone a me care, sto cercando di metterla da parte e di questa estate voglio parlarvi solo riguardo una categoria di persone che mi ha sconvolto: "GLI ASSALITORI DI BUFFET" .
Premetto che anche io sono un'amante del buffet e ho adottato una mia particolare tecnica affinchè nel piatto riesca ad incastrare come in un puzzle perfetto tutto quello che possa soddisfare la mia gola.
Ma quello che non riesco a capire è come si possa perdere la propria dignità davanti a un tavolo di aperitivi.
La mia attenzione è stata catturata da un individuo che, sotto gli occhi e le risate di tutti, è riuscito a conquistare per un mese di seguito la pole position aggiudicandosi il premio "migliore assalitore di buffet". 
E' riuscito a barcamenarsi da un tavolo all'altro con la destrezza e l'agilità di un velociraptor, a afferrare e riempire piatti con l'impossibile (e a ingurgitarli pure), ad escogitare piani e sotterfugi per essere sempre al posto di combattimento prima degli altri.
Mi è sembrato di vedere uno di quei documentari sugli animali con la differenza che in quel caso non si  combatteva per la conquista di un territorio o di una preda, ma per abbuffarsi di pizzette, rustici e patatine.
Ora io mi chiedo: "Ma come farete una volta tornati nelle vostre case? Vi procurate la lista delle inaugurazioni dei negozi dove poter mangiare a scrocco?"


lunedì 24 agosto 2015

SE STRINGI LA MIA MANO CE LA FARO'



Avrei voluto essere meno fragile, meno ansiosa,meno paurosa, piu’ autorevole e determinata.
Avrei voluto essere meno malinconica e avere più forza e coraggio nell’affrontare la vita.
Ma non ho potuto scegliere.
L’unica scelta che ho è cercare di smussare gli angoli più spigolosi e di trovare la forza ogni volta che annego.
Ho dato retta a persone sbagliate.
Mi sono attaccata a false promesse.
Mi sono fidata di chi non lo meritava.
Ho messo la mia vita in mano a persone sbagliate.
Mi sono sentita stupida e sbagliata.
Ho indossato maschere per nascondere il dolore e armature per cercare di difendermi da quello che mi procuravano gli altri.
Ho cercato di trattenere le lacrime ma ho capito che invece piangere mi allevia un po’ la sofferenza e mi permette di salvare un po’ il mio cuore.
Sono andata avanti cercando di trovare rifugio negli abbracci di chi mi ama e amo.
Sono andata avanti anche se spesso non tutti riuscivano a comprendere cosa sentivo nella mia anima e quanto male mi facesse.
Mi sono data la buonanotte tra lacrime e preghiere.
Mi sono svegliata sperando di non svegliarmi.
Mi sono svegliata sperando di trovare la forza di prendere in mano la mia vita e il coraggio di buttarmi a capofitto nelle cose da fare.
Ora nella mia vita mi auguro meno dubbi e più speranze.
Mi auguro di riuscire a fare pace semplicemente guardandosi negli occhi, prendendosi la mano e posandosela sul cuore.
Mi auguro di imparare a vedere i colori della vita, nonostante ce la metta tutta per essere in bianco e nero.
Mi auguro di imparare a ripetermi che ce la farò. Sicuramente.
Mi auguro di riuscire a far sentire alle persone che ho vicino il mio amore e ad essere per loro certezza e forza.
Mi auguro di riuscire ad amarmi di più.
Ad essere forte.

Ad essere mia.
Ad essere nostra.

Annarita