venerdì 18 settembre 2015

ROVISTANDO TRA I RICORDI




Oggi, mettendo in ordine dei cassetti, mi sono capitate tra le mani un mio diario e una cartellina che ho riconosciuto con un tuffo al cuore.
Li ho aperti e ho sfogliato quelle pagine con le mani che tremavano e il cuore che mi batteva forte.
Ho trovato pensieri miei e di persone che mi sono state vicine in alcuni momenti più duri della mia vita.
Le lacrime hanno cominciato a scendere silenziose, le parole mi hanno scavato l'anima.
Voglio condividere con voi una lettera in particolare.
Perchè è piena d'amore. Perchè ancora oggi come allora mi ha fatto piangere. 
Non farò il tuo nome perchè so che sei una persona molto riservata, ma voglio che le tue parole che erano per me, arrivino anche ai cuori degli altri.
Di quella lettera, ancora oggi, ti dico grazie.

3 novembre 2009

"Cara Annarita,
so bene cosa tu stia passando e il tenerti informata attraverso le email che ti invio non hanno logicamente lo stesso significato che ricoprono per gli altri, ma ho scelto di inserirti per tenerti aggiornata sulla vita di un posto che è cresciuto anche grazie a TE!
Credo che nell'abbraccio che ci siamo dati domenica ci sia tanta amicizia e tanto rispetto che in questi anni non abbiamo mai perduto uno nei confronti dell'altro e lo continuo a nutrire per la tua persona, per la tua fantasia, per la tua voglia di metterti in gioco sempre..Tu sei così e sono sicuro che questo è solo un momento della tua vita, non può essere una situazione che perdurerà perchè hai Dio dentro di te e non è da tutti avere il suo sostegno.
Ricordi quando la nostra amica stava male? Quale tenacia tu su tutti hai dimostrato, quale amore per la vita, per la "sua" vita, quale profondità nel pregare costantemente?
Ora tutto quello che hai dato per gli altri devi darlo a te stessa. Prima amor proprio e poi amor altrui.
So che non è facile, ma sei circondata da così tanto amore che non puoi non rialzarti da questa situazione,
Guardati intorno e vedrai che sei amata tanto...devi convincertene, devi crederci, sei un dono su questa terra e devi splendere, non puoi oscurarti.
Chi ti circonda ha bisogno di te, della tua presenza, del tuo sorriso, della tua unicità.
Quando domenica ti ho dato la Comunione e mi hai stretto la mano ho sentito il quel momento la tua forza. Mi hai stretto la mano come per non farmi andare via.
Ecco. Volevo dirti che io ci sono, anche se corro da una parte all'altra, ma ti penso e ti assicuro che sei il mio primo pensiero nelle mie preghiere quotidiane.
SEI GRANDE, SEI INDISPENSABILE PER MOLTI, TI VOGLIAMO RIVEDERE VOLARE ALTO...
Un abbraccio e ti scriverò presto.
Con affetto D. "

mercoledì 16 settembre 2015

"Ama mihi cum mererem minus, quoniam erit cum ne egerent." (Catullo)

Amami quando lo merito meno, perché sarà quando ne avrò più bisogno.





Amami … non solo quando sorrido, sono serena, in forma, soddisfatta, col trucco perfetto e senza qualche chilo in più.

Non solo quando dico “si” … o mi barcameno per accontentare tutti.

E’ troppo facile amare in quei momenti … e poi, anche se mi impegno per essere tutte queste cose … in alcune non riesco quasi mai!!

Amami quando sono delusa, stanca, preoccupata e sconfitta.

Amami quando sono pungente, provocatoria e a volte ti faccio del male.

Amami quando fallisco e mi sento una nullità.

Amami quando mi perdo e mi sento insicura.

Amami quando sono egoista.

Amami quando sono petulante e ossessiva … quando ti metto fretta e pianifico troppo.

Amami quando sono pigra e ho voglia di stare a casa a non far niente … o poco.

Amami quando mi lamento e sono nervosa … anche per colpa degli altri.

Amami quando ho paura del futuro … e quando mi soffermo troppo a guardare il bicchiere mezzo vuoto e non quello mezzo pieno.

Amami quando piango … è il mio modo di urlare le mie paure, le mie incertezze, il mio dolore.

Amami quando fisso il vuoto pensando troppo.

Amami senza smettere di rispettarmi mai.

Amami quando le spine sembrano più dei petali.


Amami nei momenti in cui nemmeno io riesco ad amarmi.


"Ama mihi cum mererem minus, quoniam erit cum ne egerent." … Amami quando lo merito meno, perché sarà quando ne avrò più bisogno.


Annarita

martedì 8 settembre 2015



STORIA DI AMICHE E MAGLIONI







L’abbraccio dell’amicizia ha due ingredienti fondamentali e imprescindibili.

Il primo è la scoperta di ciò che ci rende simili … il secondo è il rispetto reciproco di ciò che ci rende diversi.

L’amicizia è un viaggio meraviglioso intorno al cuore..un viaggio con fermate e partenze, ma che non ti stanca mai.
Le amiche sono come i maglioni.

Sai che il primo giorno d’autunno, quando l’aria comincia a rinfrescare, apri l’armadio e li trovi li ad aspettarti.

Alcune sono “maglioni di pura lana” … pizzicano un po’, ma ti tengono calda.

Sono le amiche che ti tirano su anche con manieri forti, ti spronano e ti pungolano per farti reagire.

Alcune sono “maglioni trendy”, ti fanno ridere, sorridere e ti coinvolgono con la loro energia … anche quando non ne hai tanta voglia.

Poi ci sono le amiche “felpa”.

Quelle di cui non puoi fare a meno perché sono un misto dei due capi precedenti.

Anche quando si rompe la chiusura lampo, o sono un po’ consumati dai ripetuti lavaggi, sono i capi che indossiamo quando siamo tristi, quelli con cui ci sentiamo più comode e a proprio agio.

Sono le amiche che chiamiamo quando il viaggio ci sembra troppo lungo … quando, nei giorni di freddo pungente, puoi accendere camini, indossare maglioni di lana, accucciarti sul divano con la copertina, ma quello strano freddo rimane li.

Sono quelle che ti dicono “ti voglio bene” anche senza parole, solo col cuore e i gesti, riaccendendo in te la candela spenta da un’improvvisa raffica di vento o da un gelido inverno.

Sono quelle che sanno consolarti … sempre!!!

E sono quelle con cui non vedi l’ora di raccontare qualcosa di bello che ti è successo … perché non puoi non condividere con loro la tua gioia e i tuoi successi.

E poi ci sono quelle che sono “ maglioni di acrilico”.

Ci puoi mettere litri di deodorante … usare il Napisan … ma puzzano sempre.

A quel punto… meglio non indossarli … e inserirli nel sacco del “non reciclabile”!

Annarita

lunedì 7 settembre 2015

METTICI LA FACCIA



Vorrei sapere cosa spinge le persone a fare del male gratuito agli altri.
Vorrei sapere che gusto ci si trova a ferire le persone cercando di colpire nei sentimenti o nelle cose che hanno segnato la propria vita.
Vorrei sapere quanto si sentono forti dietro la tastiera di un pc o nascondendosi dietro la dicitura "anonimo".
Vorrei sapere se si sentono forti in uguale misura ripetendo le stesse cose guardandomi in faccia...dritto negli occhi.
Vorrei sapere da dove vengono tanto astio e maldicenza.
Vorrei sapere...ma le persone meschine non hanno il coraggio di uscire allo scoperto.
TU...che tanto ho capito chi sei, hai il mio numero di cellulare...sai dove abito...se hai qualche conto in sospeso con me...METTICI LA FACCIA!

martedì 1 settembre 2015

SOLE,  MARE, VACANZE ... E NON SOLO


Le mie lunghe vacanze sono finite e ora mi ritrovo a dover fare i conti con valige, borsoni e un'infinità di cose da riordinare e sistemare, nell'ardua impresa di far rientrare tutto negli armadi e trovare un posto a ciò che in questo momento è disseminato per casa.
Di solito, nei giorni che precedono la fine delle vacanze, la mia mente lavora alla ricerca di traguardi da raggiungere durante l'inverno.
Quest anno ho prefissato la precedenza a uno solo, troppo personale da scrivere qui, ma che spero col tutto il cuore di riuscire a raggiungere.
La malinconia che ha accompagnato il distacco dalle persone a me care, sto cercando di metterla da parte e di questa estate voglio parlarvi solo riguardo una categoria di persone che mi ha sconvolto: "GLI ASSALITORI DI BUFFET" .
Premetto che anche io sono un'amante del buffet e ho adottato una mia particolare tecnica affinchè nel piatto riesca ad incastrare come in un puzzle perfetto tutto quello che possa soddisfare la mia gola.
Ma quello che non riesco a capire è come si possa perdere la propria dignità davanti a un tavolo di aperitivi.
La mia attenzione è stata catturata da un individuo che, sotto gli occhi e le risate di tutti, è riuscito a conquistare per un mese di seguito la pole position aggiudicandosi il premio "migliore assalitore di buffet". 
E' riuscito a barcamenarsi da un tavolo all'altro con la destrezza e l'agilità di un velociraptor, a afferrare e riempire piatti con l'impossibile (e a ingurgitarli pure), ad escogitare piani e sotterfugi per essere sempre al posto di combattimento prima degli altri.
Mi è sembrato di vedere uno di quei documentari sugli animali con la differenza che in quel caso non si  combatteva per la conquista di un territorio o di una preda, ma per abbuffarsi di pizzette, rustici e patatine.
Ora io mi chiedo: "Ma come farete una volta tornati nelle vostre case? Vi procurate la lista delle inaugurazioni dei negozi dove poter mangiare a scrocco?"